MyPSO Day

PREMESSA

La pandemia da Covid-19 negli ultimi due anni ha messo a dura prova il SSN che non sempre è riuscito a rispondere efficacemente alle esigenze emergenziali. Per provarci ha dovuto spesso ridimensionare l’assistenza in alcune specialità cliniche. E’ il caso della dermatologia, in cui l’assistenza ospedaliera è stata talvolta sospesa impattando quindi sulla qualità di vita e di cura dei pazienti. Inoltre, per un processo di protezione, i pazienti stessi hanno percepito l’ospedale come un luogo non sicuro evitando di frequentarlo per timore di contagiarsi.

NEEDS/OBIETTIVI

Il fenomeno della «dispersione sanitaria» da Covid 19 ha impattato in modo consistente sulle patologie dermatologiche croniche come la psoriasi. Oggi è dunque fondamentale riavvicinare i pazienti ai luoghi di cura per antonomasia come gli ospedali e che vengano ripristinati la regolarità nei controlli e i corretti percorsi di cura a beneficio dell’aderenza e della qualità di vita della persona con psoriasi.

 IL CASO PILOTA

Per provare a dare risposta a questi bisogni, lo scorso novembre è stata realizzata l’esperienza pilota «Porte Aperte DERMA REUMA» presso l’Ospedale San Pio di Benevento: due giornate di consulti ambulatoriali gratuiti per persone con patologie che interessano congiuntamente dermatologia e reumatologia. La partecipazione dei pazienti interessati è stata molto significativa sia in termini di affluenza che di output dell’iniziativa, L’iniziativa è stata supportata da un’attività di comunicazione che ha previsto una conferenza stampa e degli speciali TV sulle
principali emittenti locali e delle campagne web sui portali di informazione territoriale più seguiti.
Inoltre alle persone che hanno aderito all’iniziativa è stato somministrato un questionario anonimo e volontario per valutare e verificare la dispersione sanitaria da Covid, facendo emergere dati di grande interesse.

IL CASO PILOTA _ risultati dell’indagine

Di seguito i dati più significativi su un campione di 53 persone che hanno acconsentito a compilare il questionario anonimo:
– 30 pazienti donne, 23 pazienti uomini
– Età media: 59 anni
– 14 persone in pensione, 4 attualmente inoccupate, 4 studentesse
– 8 persone non erano a conoscenza della loro patologia
– 15 persone hanno saltato le visite di controllo a cause del Covid – 19
– 9 persone hanno interrotto del tutto la terapia a causa del Covid – 19
– 14 pazienti sono stati convocati per ulteriori accertamenti nel mese di dicembre

LA PROPOSTA per il 2022

Sulla base delle evidenze del questionario, emerge chiaramente che a causa del Covid, diversi pazienti hanno interrotto la terapia, altrettanti hanno saltato le visite e – dato ancor più rilevate – 1 paziente su 6 non era a conoscenza di avere una patologia. Adoi, verificata l’importanza dell’impatto che Porte Aperte ha determinato in termini di recupero alle cure di vari pazienti nonché di nuove diagnosi, reputa utile allargare l’iniziativa su tutto il territorio nazionale, al fine di riavvicinare i pazienti ai loro percorsi di cura. L’iniziativa intende coinvolgere 10 città di medio-piccole dimensioni nelle quali realizzare le giornate di consulti gratuiti suddivisi nei periodi di maggio-giugno e ottobre–novembre del 2022.

LA PROPOSTA > le città

Adoi ritiene che i capoluoghi di provincia, o comunque le città di medi piccole dimensioni, siano le più adatte per questo tipo di iniziative in quanto meno «dispersive» consentendo una maggiore capacità di promozione e ingaggio
delle persone Ne ha individuato dunque 10 città che possano accogliere l’iniziativa verificando preventivamente la disponibilità ai consulti gratuiti di dermatologi ad essa aderenti.
Le Città individuate sono:
Pescara
Trapani
Ancona
Vicenza
Ravenna
Gorizia
Arezzo Macerata
Lucca
Siracusa

LA PROPOSTA > le prenotazioni MyPSODay

Progettazione, organizzazione generale ed ufficio stampa Il paziente potrà fissare il suo consulto gratuito attraverso una prenotazione telefonica. I consulti non sostituiscono le visite ospedaliere e la modalità di prenotazione del consulto consentirà di accedere esclusivamente ad esso, non sostituendosi al SSN. Le attività previste dal progetto si svolgeranno esclusivamente dopo aver ottenuto le autorizzazioni da parte degli organi competenti delle aziende ospedaliere presso le quali si svolgeranno.